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Cappella della Madonna del Carmine

Cappella della Madonna del Carmine


IndirizzoIndirizzo: Località Piano delle Rose

I Baroni de Martino, che nel 1748 acquistarono il feudo dai Pignone del Carretto, diedero nuova vita al culto della Madonna del Carmine. A loro è dovuta la costruzione della prima cappella. Infatti, non può attribuirsi ai Pignone del Carretto perché se cosi fosse, il Toscano, nella sua storia di Oriolo, terminata nel 1695, non avrebbe omesso di tesserne le lodi e, parlando del Castello della Marina di Montegiordano ricostruito dai Pignone, avrebbe, quantomeno, fatto cenno alla Cappella ad esso adiacente dedicata alla Madonna del Carmine. Ma prova, ancor più evidente, è che nel Catasto Onciario del 1743, non vi è traccia della cappella. Sono, quindi, i Baroni de Martino che costruiscono la prima cappella della Beata Vergine del Carmelo, quella collocata poco più giù del Castello. Il loro legame al culto della Madonna del Carmelo è testimoniato anche da un documento del 1812. In questo atto che tratta della solita disputa tra la Comune di Montegiordano e il barone Gaetano de Martino per la proprietà dei terreni e dei frutti, in seguito all’eversione della feudalità, vi è menzionato il Santuario della Vergine del Carmine in contrada il Castello per cui la Comune cede all’ex Barone Gaetano de Martino gli ulivi circostanti il Santuario come “dote ed assegnamento” e per esercitarvi il solito culto. Con i de Martino la Cappella fu adibita solo ed esclusivamente al culto della Madonna del Carmine. Essi seppellivano i loro morti nella Chiesa Matrice, come era uso fare fino al 1846, allorquando fu costruito il cimitero. Nel 1897, quando morì il barone Luigi, poiché la famiglia de Martino non possedeva un sacello al cimitero, venne seppellito nella Cappella di San Rocco.
In seguito, dal 1879/1881, quando la proprietà venne acquistata dalla famiglia Solano, la cappella del Carmine fu utilizzata anche come sacello per i membri della famiglia. La cappella fu più volte ristrutturata poiché collocata su di un pianoro particolarmente franoso. L’ultima ristrutturazione risaliva al 1896. Nel 1947 ne spostarono, definitivamente, la costruzione su di un pianoro più stabile che è quello dove sorge attualmente. Nel 1980, l’antico quadro che raffigurava la Madonna del Carmine, venne trafugato. Subito dopo, nel 1981, fu realizzato l’attuale quadro dal prof. Mario Sportelli su commissione del sig. Aldo Solano.

Dott.ssa Teresa Carla Loprete




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